Il timbro digitale: differenze tra le versioni
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Il codice bidimensionale '''DataMatrix''', è un sistema di codifica che estende le capacità di semplice identificazione numerica dei codici a barre, per arrivare ad un vero e proprio “database portatile”, che può contenere tutte le informazioni fondamentali dell’elemento marcato in uno spazio ridotto, con in più caratteristiche innovative come l’autocorrezione degli errori e la capacità di codificare diversi set di caratteri. | Il codice bidimensionale '''DataMatrix''', è un sistema di codifica che estende le capacità di semplice identificazione numerica dei codici a barre, per arrivare ad un vero e proprio “database portatile”, che può contenere tutte le informazioni fondamentali dell’elemento marcato in uno spazio ridotto, con in più caratteristiche innovative come l’autocorrezione degli errori e la capacità di codificare diversi set di caratteri. | ||
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== Utilizzo del codice a barre come timbro digitale == | == Utilizzo del codice a barre come timbro digitale == |
Versione attuale delle 09:20, 19 mag 2010
Il codice a barre
Le tecnologie attualmente disponibili per rappresentare informazioni in maniera convenzionale, graficamente, su una superficie piana (cartacea o meno) sono evoluzioni del tradizionale codice a barre. A differenza di quest’ultimo, che presentava le informazioni in maniera lineare (monodimensionale), le tecnologie attuali rappresentano le informazioni su due dimensioni. Sono perciò definiti “codici bidimensionali”.
Il Datamatrix
Il codice bidimensionale DataMatrix, è un sistema di codifica che estende le capacità di semplice identificazione numerica dei codici a barre, per arrivare ad un vero e proprio “database portatile”, che può contenere tutte le informazioni fondamentali dell’elemento marcato in uno spazio ridotto, con in più caratteristiche innovative come l’autocorrezione degli errori e la capacità di codificare diversi set di caratteri.
Utilizzo del codice a barre come timbro digitale
Nell'ambito della Pubblica Amministrazione e nel rapporto tra questa e i suoi utenti, (cittadini e imprese), esiste l'esigenza di proteggere i documenti in tutte le fasi del loro ciclo di vita indipendentemente dal supporto - digitale o cartaceo - utilizzato. Questa indipendenza potrebbe essere possibile se si stampassero, contestualmente al contenuto del cedolino, le informazioni necessarie a controllarne l'autenticità, già presenti nel documento stesso, ad esempio:
- una rappresentazione alternativa e non alterabile del suo contenuto
- la certificazione della fonte che ha emesso il cedolino
- altre informazioni sul soggetto che l'ha elaborato e sul software di creazione
Decodifica
In ogni momento il documento stampato potrà essere sottoposto a verifica, inserendo la stampa in uno scanner, che ne produrrà una versione elettronica che potrà essere letta da un software di decodifica.
Il livello di sicurezza del processo è molto più alto rispetto a quanto attualmente disponibile. E’ possibile stampare il documento quante volte si vuole, e tutte le copie saranno ugualmente sicure, avendo la certezza che il documento non sia stato modificato nelle fasi successive alla creazione.